Approvato il Decreto di attuazione della Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive)

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Lo scorso 30 Agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che recepisce la direttiva 2022/2464/UE (CSRD – Corporate Sostenibility Reporting Directive) che stabilisce l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità estendendolo dalle imprese di grandi dimensioni anche alle piccole e medie imprese quotate (con esclusione delle microimprese).

Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024

Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 settembre ed entrato in vigore il 25 settembre 2024 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/09/10/24G00145/sg ), ha tra i principali obiettivi il  rafforzamento dell’attendibilità e della trasparenza delle informazioni relative alla sostenibilità da riportare nella rendicontazione che includono:

  1. Il modello e la strategia aziendale che includa:
  • la descrizione dei rischi e delle opportunità per l’impresa connessi alle questioni di sostenibilità;
  • i piani dell’impresa, incluse le azioni di attuazione e i relativi piani finanziari e di investimento, atti a garantire che il modello e la strategia aziendali siano compatibili con la transizione verso un’economia sostenibile e con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C in linea con l’Accordo di Parigi nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e dal regolamento (UE) 2021/1119;
  • le modalità con le quali l’impresa tiene conto delle istanze dei portatori di interesse e del loro impatto in merito.
  • le modalità di attuazione della strategia dell’impresa per quanto riguarda le questioni di sostenibilità.
  1. La definizione temporale e la descrizione degli obiettivi connessi alle questioni di sostenibilità, inclusi quelli di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra almeno per il 2030 e il 2050, tenendo conto dei progressi effettivamente realizzati ed assicurando che gli obiettivi siano basati su prove scientifiche.
  2. Una descrizione del ruolo degli organi di amministrazione e controllo per quanto riguarda le questioni di sostenibilità e delle loro competenze e capacità in relazione allo svolgimento di tale ruolo o dell’accesso di tali organi alle suddette competenze e capacità.
  3. Una descrizione delle procedure di Dovuta Diligenza applicate dall’impresa in relazione alle questioni di sostenibilità che evidenzino
  • i principali impatti negativi, effettivi o potenziali, legati alle attività dell’impresa e alla sua catena del valore, compresi i suoi prodotti e servizi, i suoi rapporti commerciali e la sua catena di fornitura, delle azioni intraprese per identificare e monitorare tali impatti;
  • le eventuali azioni intraprese dall’impresa per prevenire o attenuare impatti negativi, effettivi o potenziali, o per porvi rimedio o fine, e dei risultati di tali azioni.

 

La Rendicontazione di Sostenibilità deve essere resa in accordo agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) predisposti dall’European Financial Reporting Advisory (EFRAG) e adottati dalla Commissione europea ai sensi dell’art. 29-ter dalla direttiva 2013/34/UE (art. 3, comma 6).

Il supporto di ORIENTA

Il quadro delineato dalla normativa è rilevante anche per le imprese medie e piccole che, seppure non soggette agli obblighi introdotti dal decreto, sono consapevoli del fatto che affrontare le questioni ambientali e sociali è sempre più centrale per rafforzare la propria capacità di affrontare ed adattarsi alle sfide poste da uno scenario che incorpora i rischi e le opportunità posti dalla inevitabile transizione ecologica ed energetica

A queste imprese, ORIENTA offre il supporto a definire e attuare un modello operativo che consenta di:

  • identificare gli aspetti ambientali e sociali più rilevanti e valutare gli impatti effettivi e potenziali più significativi;
  • predisporre un set di Indicatori Chiave di Prestazione (KPI) e un modello di raccolta ed analisi dei dati che consentono di monitorare in continuo le proprie prestazioni e, quindi, di poter individuare le misure e gli interventi più idonei ed efficaci per ridurre i propri impatti ed anche i rischi associati alle questioni ambientali.
  • Avere a disposizione i dati e le informazioni oggettivi che facilitino la rendicontazione di sostenibilità.

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